7 mosse che fanno fallire le tue campagne Facebook

Ti è mai capitato di impostare una campagna su Facebook Ads e che i risultati siano pessimi, nonostante fossi convinto del contrario? Ho elencato per te le 7 mosse più comuni che possono far fallire una campagna Facebook, ma non disperare! per ogni errore c’è una soluzione :)

Facebook Ads è la piattaforma per fare pubblicità all’interno di Facebook. Ed è senz’altro lo strumento più potente che Facebook possa mettere a disposizione alle aziende per promuoversi. Uno strumento che, però, va compreso nel dettaglio altrimenti si rischia di perdere tempo e soldi.

Ci sono una serie di mosse quando imposti una campagna, spesso sottovalutate, che possono portare ad errori gravi, anche solo una di queste cose prese con leggerezza può essere sufficiente per mandare all’aria la tua sponsorizzazione.

ERRORE #1: LA SCELTA DELL’OBIETTIVO

Per aiutarti a raggiungere il risultato che stai cercando con la tua campagna, Facebook mette a disposizione una serie di obiettivi. La scelta dell’obiettivo si basa su quello che vuoi che il tuo pubblico faccia dopo aver visto l’inserzione e in questo modo l’algoritmo di Facebook farà tutto il possibile per raggiungere le persone giuste al minor costo. Se l’obiettivo della campagna non è impostato correttamente parti con una base completamente sbagliata. Innanzitutto, fissa i tuoi obiettivi e analizza bene i risultati che vuoi ottenere, e poi, studia e leggi con attenzione i suggerimenti e le info che ti da Facebook al momento della scelta – tieni presente che di recente l’interfaccia della Gestione Inserzioni e il nome degli obiettivi sono cambiati.

ERRORE #2: IL PUBBLICO È TROPPO SPECIFICO

Può succedere che Facebook ti segnali che il pubblico che stai scegliendo sia troppo ristretto. La cosa più saggia da fare è allargare il target per poter raggiungere più persone, altrimenti potresti non solo, far fallire la campagna, ma avare anche dei costi altissimi per contatto raggiunto.

ERRORE #3: LA PROFILAZIONE DEL TARGET

Con Facebook puoi scegliere le caratteristiche socio-demografiche e gli interessi precisi delle persone che potenzialmente potrebbero interessarsi al tuo annuncio. Gli errori qui potrebbero essere due:

  • Non conoscere in profondità il proprio target: quindi le caratteristiche scelte non ti porterebbero mai alle persone veramente propense a leggerti.
  • Non profilare nel modo giusto: forse conosci il tuo target ma può capitare di fare “incroci” di caratteristiche (socio-demo o qualitative) troppo specifiche o che non vadano bene insieme o semplicemente che non c’entrino con il tuo target e quindi anche in questo caso non raggiungeresti mai le persone che cerchi.

È necessario conoscere in profondità il target che vuoi raggiungere ma è anche fondamentale studiare le possibilità di incroci che puoi fare con la piattaforma per colpire le persone giuste.

ERRORE #4: IL COPY O L’IMMAGINE NON COMUNICANO EFFICACEMENTE 

Spesso sento dire “e cosa ci vuole per scrivere un post su Facebook?” La risposta è “niente” se non hai intenzioni commerciali, se non hai obiettivi di marketing e comunicazione. Ma tu posti su Facebook perché vuoi fidelizzare i tuoi lettori, perché vuoi fare conoscere il valore aggiunto del tuo brand, perché vuoi attirare l’attenzione dei potenziali clienti. Quindi, la scrittura di un post e il contenuto che abbini DEVE essere pensato per raggiungere i tuoi obiettivi e adattato per il mezzo che stai usando.

Studia bene cosa vuoi comunicare e con quale obiettivo, pensa bene alle parole, rileggi più volte e fai attenzione alla grammatica e all’ortografia e non dimenticare la creatività e originalità, vuoi essere rilevante in mezzo a una marea di post, vero?

Riguardo alle immagini, che siano di ottima qualità e che non abbiano troppo testo, ma soprattutto che siano coerenti con il messaggio complessivo.

ERRORE #5: IL TUO PUBBLICO NON TI CONOSCE

Questo è un errore di base, potrei metterlo al posto #1 perché da qui si parte. Se arrivasse qualcuno che non conosci, che non hai mai visto a proporti qualcosa che promette essere l’acquisto della tua vita, tu ci crederesti subito? Ecco, la stessa cosa succede con i tuoi lettori. Non sto dicendo che nelle tue sponsorizzazioni non devi parlare dei tuoi prodotti, sto dicendo che c’è un percorso da seguire, una specie di viaggio che fa il consumatore prima di prendere una decisione di acquisto. Bisogna accompagnare il consumatore nel suo percorso d’acquisto fin dall’inizio, presentandosi con il contenuto giusto, nel momento giusto, solo così potrai proporti senza essere invasivo o “non desiderato”.

ERRORE #6: MANCANZA DI TEST, MONITORAGGIO E ANALISI

mosse-fallire-campagne-Facebook

Hai provato a sponsorizzare il post che parla di un tuo prodotto e i risultati sono stati pessimi. Cosa fai? Molli tutto lì e ci ripensi un altro giorno. Sbagliato! Può capitare che una prima campagna sia un totale fallimento e proprio per questo, saranno necessari dei test, test prima e dopo, test everything and everywhere :D 

Naturalmente i test devono essere accompagnati dal monitoraggio e dall’analisi dei risultati finali, solo così capirai quali sono stati gli errori e dove bisogna intervenire per migliorare.

ERRORE #7: NON INSTALLARE IL PIXEL DI FACEBOOK

Ultimo ma non meno importante è il Pixel di Facebook. Va installato nel tuo sito web e tiene traccia dei visitatori, permettendoti di raggiungere loro successivamente tramite le tue inserzioni. Uno strumento che è un vero tesoro visto che ti consente di creare campagne “mirate” su persone che hanno già “curiosato” sul tuo sito e che conoscono già il tuo brand.

QUINDI FACEBOOK ADS?

È vero che una pagina aziendale che non utilizza Facebook Ads è una fanpage statica con scarsi risultati, ma è altrettanto vero che se le campagne sono impostate male, i risultati comunque non arriverebbero. Quindi è ora di mettersi alla prova e di verificare se nelle tue campagne stai facendo una di queste 7 mosse e poi…testare, testare e testare! 

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Ciao, sono Romina.

Ho sempre provato una smisurata gioia nel comunicare con il mondo e nel comunicare “il mondo”, di parlare con le persone, capirle, viverle.

Come brand strategist, ho il bellissimo compito di orientare i brand, sia in fase di avvio, che nel momento in cui si sente l’esigenza di fare uno step in avanti.

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